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Suite gradese

Aggiornamento: 10 feb 2018


Suite gradese

Marina Giovannelli copertina di Tito Maniacco postfazione di Francesco Tomada collana “100” 2014 plaquette stampata in 100 esemplari ISBN 978-88-95384-31-3

La Suite gradese di Marina Giovannelli è uno scrigno di parole che contiene uno spazio immenso. Non è il viaggio di chi parte, quanto piuttosto il movimento di chi ascolta, con tutti i propri sensi, il ritmo del mare: la luce radente che si perde nel buio trattenuto dalla pelle e poi torna a farsi luce, le distanze d’acqua raccontate dalle conchiglie e dal volo dei gabbiani, il ritorno senza fine delle onde apparentemente uguali a se stesse ma mai identiche. Il piccolo/grande miracolo che si compie in questi versi apre una finestra verso il passato e ciò che ne rimane, sfiora la spiritualità di un santuario e la fatica del navigare a forza di remi, e schiude lo sguardo verso la promessa d’infinito che ogni persona porta dentro, accettandone lo smarrimento ma trovando infine la carezza leggera di una serenità possibile. Francesco Tomada

Marina Giovannelli vive a Udine. Ha pubblicato racconti e romanzi, ultimi dei quali Gli anni difficili, KappaVu, Udine 2011, e Il sentimento della vita, Editore Armando, Roma 2012, oltre a saggi, testi teatrali, sillogi poetiche. Tra queste: Una condizione ablativa, Joker ed., Novi Ligure 2003; Alga alla riva, Moby Dick, Faenza 2006; Il libro della memoria e dell’oblio, Samuele ed., Fanna (PN) 2013. È presente in diverse antologie, fra le quali Poete a Nordest, Ellerani Ed., San Vito al Tagliamento 2011. Nel 2007 ha fondato il gruppo di scrittura Anna Achmatova” e nel 2010 l’Associazione ADASTRACULTURA “Tito Maniacco”.


dopo la curva sempre accade il dono

della luce radente sullo specchio

tra barene e fantasmi di casoni

evanescenti nel fumo della nebbia

promessa di salvifiche visioni

non salpi per un viaggio è l’approdo

dove qualcuno attende e sparge incenso

rinnova immagini da stringere sul cuore

reliquie di burrasche dal mare orientale

ma tu non andare a Barbana

non posare il tuo piede sulla riva

non girare la chiave del mistero

respira brezza dalla lontananza

chiudi gli occhi ad un raggio troppo chiaro


nach der Kurve immer geschieht das Geschenk/ des Streiflichtes

auf dem Spiegel / zwischen Untiefen und gespenstischen

Fischerhütten / verschwimmend im Rauch des Nebels /

Versprechen von rettenden Visionen // Du brichst nicht zu einer

Reise auf es ist ein Anlanden / wo jemand wartet und

Weihrauch streut/ Bilder erneuert um sie aufs Herz zu drücken

/ Reliquien von Ostmeeress türmen // aber du geh nicht nach

Barbana / setze nicht deinen Fuss ans Ufer / drehe nicht den

Schlüssel des Geheimnisses / atme Seewind von der Ferne /

schliesse die Augen vor einem zu hellen Strahl


c’è ancora l’ala azzurra con il sole

sgargiante di arancione sulla piega

in partenza alle nove di ogni sogno

sognato da bambini esploratori?

volo regale sopra la laguna

chiusa nel suo vetro di fiaba

dove conchiglie accarezzano il piede

e l’acqua dolce sgorga inaspettata

c’è ancora c’è ancora il marinaio

che solca il vasto regno con il remo

sciamano di correnti e onda sommersa

o se ne è andato con l’ultima marea?


noch ist der blaue Flügel hier mit der Sonne / orange und

blendend auf der Falte / im Aufbruch um neun eines jeden

Traums / den Kinder Entdecker traümen? / Königlicher Flug

über die Lagune / eingeschlossen in ihrem Märchenglas / wo

Muscheln den Fuss streicheln / und Süsses Wasser unerwartet

quillt // ist er noch da, ist der Seemann noch da / der das weite

Reich mit dem Ruder durchpflügt / Schamane von Strömungen

und Wellen der Tiefe / oder ist er mit der letzten Flut

entschwunden?




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