Suite gradese
Marina Giovannelli copertina di Tito Maniacco postfazione di Francesco Tomada collana “100” 2014 plaquette stampata in 100 esemplari ISBN 978-88-95384-31-3
La Suite gradese di Marina Giovannelli è uno scrigno di parole che contiene uno spazio immenso. Non è il viaggio di chi parte, quanto piuttosto il movimento di chi ascolta, con tutti i propri sensi, il ritmo del mare: la luce radente che si perde nel buio trattenuto dalla pelle e poi torna a farsi luce, le distanze d’acqua raccontate dalle conchiglie e dal volo dei gabbiani, il ritorno senza fine delle onde apparentemente uguali a se stesse ma mai identiche. Il piccolo/grande miracolo che si compie in questi versi apre una finestra verso il passato e ciò che ne rimane, sfiora la spiritualità di un santuario e la fatica del navigare a forza di remi, e schiude lo sguardo verso la promessa d’infinito che ogni persona porta dentro, accettandone lo smarrimento ma trovando infine la carezza leggera di una serenità possibile.
Francesco Tomada
Marina Giovannelli vive a Udine. Ha pubblicato racconti e romanzi, ultimi dei quali Gli anni difficili, KappaVu, Udine 2011, e Il sentimento della vita, Editore Armando, Roma 2012, oltre a saggi, testi teatrali, sillogi poetiche. Tra queste: Una condizione ablativa, Joker ed., Novi Ligure 2003; Alga alla riva, Moby Dick, Faenza 2006; Il libro della memoria e dell’oblio, Samuele ed., Fanna (PN) 2013. È presente in diverse antologie, fra le quali Poete a Nordest, Ellerani Ed., San Vito al Tagliamento 2011. Nel 2007 ha fondato il gruppo di scrittura Anna Achmatova” e nel 2010 l’Associazione ADASTRACULTURA “Tito Maniacco”.
dopo la curva sempre accade il dono
della luce radente sullo specchio
tra barene e fantasmi di casoni
evanescenti nel fumo della nebbia
promessa di salvifiche visioni
non salpi per un viaggio è l’approdo
dove qualcuno attende e sparge incenso
rinnova immagini da stringere sul cuore
reliquie di burrasche dal mare orientale
ma tu non andare a Barbana
non posare il tuo piede sulla riva
non girare la chiave del mistero
respira brezza dalla lontananza
chiudi gli occhi ad un raggio troppo chiaro
nach der Kurve immer geschieht das Geschenk/ des Streiflichtes
auf dem Spiegel / zwischen Untiefen und gespenstischen
Fischerhütten / verschwimmend im Rauch des Nebels /
Versprechen von rettenden Visionen // Du brichst nicht zu einer
Reise auf es ist ein Anlanden / wo jemand wartet und
Weihrauch streut/ Bilder erneuert um sie aufs Herz zu drücken
/ Reliquien von Ostmeeress türmen // aber du geh nicht nach
Barbana / setze nicht deinen Fuss ans Ufer / drehe nicht den
Schlüssel des Geheimnisses / atme Seewind von der Ferne /
schliesse die Augen vor einem zu hellen Strahl
c’è ancora l’ala azzurra con il sole
sgargiante di arancione sulla piega
in partenza alle nove di ogni sogno
sognato da bambini esploratori?
volo regale sopra la laguna
chiusa nel suo vetro di fiaba
dove conchiglie accarezzano il piede
e l’acqua dolce sgorga inaspettata
c’è ancora c’è ancora il marinaio
che solca il vasto regno con il remo
sciamano di correnti e onda sommersa
o se ne è andato con l’ultima marea?
noch ist der blaue Flügel hier mit der Sonne / orange und
blendend auf der Falte / im Aufbruch um neun eines jeden
Traums / den Kinder Entdecker traümen? / Königlicher Flug
über die Lagune / eingeschlossen in ihrem Märchenglas / wo
Muscheln den Fuss streicheln / und Süsses Wasser unerwartet
quillt // ist er noch da, ist der Seemann noch da / der das weite
Reich mit dem Ruder durchpflügt / Schamane von Strömungen
und Wellen der Tiefe / oder ist er mit der letzten Flut
entschwunden?
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