Pozdrav se scudet / Un saluto dai Sudeti
Autore Lenka Daňhelová Curatore Giovanni Fierro traduttore Maria Elena Contarello Copertina di Eliano Cucit Poesie – Collana Versi_diversi 05/2011 lingue Ceco/Italiano ISBN 9788895384153
A mano libera, la poesia di Lenka Danelova, disegna presenze a cui volere bene. Uomini e donne che si muovono nell’umana gloria. A volte con difficoltà, a volte con coraggio. Sono la vulnerabilità di una forza, che lotta ogni giorno. Sono noi. Giovanni Fierro
Lenka Daňhelová è nata nel 1973, è poetessa, scrittrice di prosa, artista e traduttrice di italiano, francese, polacco e slovacco. Ha lavorato come giornalista, traduttrice ed editore. Attualmente è l’editrice della rivista letteraria ceca Pobocza. Ha pubblicato una novella e una raccolta di poesie è in stampa. Le sue poesie sono state pubblicate in polacco, sloveno, serbo, italiano, tedesco e inglese su riviste di poesie nazionali e internazionali. Vive a Beroun, vicino Praga.
Pozdrav ze Sudet
Poznáním, že Země je kulatá
a otáčí se kolem Slunce
se svět nezjednodušil.
Konejšení, že jednou
možná všechno pochopím
není odpověď.
Ta bezmoc a stesk po něčem,
co nevím.
A pocit,
že když projdu svět
a prozírám se do tmy,
ucítím,
jak mě to míjí…
Jsou možná chvíle, kdy se cítíš
jako před narozením.
Tma,
pravidelné ticho,
ty,
a ještě někdo.
Budeš ho potom navždy hledat.
Un saluto dai Sudeti
La scoperta che la Terra è rotonda
e gira attorno al sole
non ha reso il mondo più semplice.
La consolazione che un giorno
forse comprenderò ogni cosa
non è una risposta.
Impotenza e nostalgia di qualcosa
che non so.
E la sensazione
che se attraverserò il mondo intero
e imparerò a vedere nel buio
sentirò
che mi sfiora soltanto…
Vi sono forse istanti in cui ti senti
come prima di nascere.
Buio,
regolare silenzio,
tu,
e qualcun altro.
Poi lo cercherai per sempre.
Stará vdova
Dopisy už ti nepíšu.
Poštu jsi beztak míval
u nás na lednici.
Tak proč vodu sítem…
Jsi se mnou,
i když právě narovnávám
křivě pověšený
obraz.
Dávno nejsem pošetilá.
Nehledím k nebi,
neluštím jinotaje,
neutěšuju se.
Neposílám ti vzkazy.
A proč taky…
Židle naproti mně
u našeho vyviklaného stolu
není prázdná.
Na tvé půlce jsou pořád
hnědé skvrny
od vycintané kávy.
Una vecchia vedova
Lettere non te ne scrivo più.
La posta la tenevi comunque
a casa nostra sul frigorifero.
Allora perché parole al vento…
Sei con me
anche mentre raddrizzo
un quadro appeso
storto.
Da tempo ormai non sono una sciocca.
Non scruto il cielo,
non decifro allegorie,
non mi consolo.
Non ti mando messaggi.
Perché dovrei…
La sedia di fronte a me
al nostro tavolo sghembo
non è vuota.
Sulla tua metà ci sono ancora
macchie marroni
di caffè versato.
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