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gli ospiti 2018

Federica Angeli cronista di nera e giudiziaria, scrive per «la Repubblica» dal 1998, dove è redattrice dal 2005. Dal 2013 vive sotto scorta dopo le minacce mafiose ricevute mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia. Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno nel 2012 e 2013, il Premio Donna dell’Anno (2015), assegnato dal sindaco di Roma, il Premio Articolo 21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017), il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il presidente Mattarella, nel 2016, l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito. Con Emilio Radice, ha pubblicato Cocaparty (2008) e Rose al veleno, stalking (2009); è coautrice di Io non taccio (2015) ed autrice di Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale (2016). Il suo ultimo libro è A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta (Baldini&Castoldi, 2018).

Alessandra Ballerini è avvocato civilista, specializzato in diritti umani e immigrazione.

Come consulente della Commissione Diritti Umani del Senato, ha partecipato ai lavori di monitoraggio dei centri di accoglienza e di detenzione per stranieri e alla stesura, nel 2006, del Libro Bianco sui Cpta (Centri di Permanenza Temporanea e assistenza); ha presentato diversi ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo anche contro le espulsioni di massa di profughi; ha inoltre seguito le cause di risarcimento nell'interesse di alcuni manifestanti pacifisti feriti durante il G8 di Genova del 2001. Lavora con l’ufficio immigrati della Cgil e si occupa di donne vittime di violenza, affidi di minori, tutela di emarginati e delle così dette fasce deboli. Collabora con diverse Onlus e fa parte di "avvocati di strada" per la tutela dei senza dimora ed è osservatrice di Antigone. Coautrice dei libri “Il muro invisibile” (ed. Fratelli Frilli, 2002) e “Dalla parte del torto”(Genoa Legal Forum). Nel 2013 ha pubblicato il libro "la vita ti sia lieve" storie di migranti ed altri esclusi (ed. Melampo). Ha avuto esperienze teatrali. Dal 2016 è iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti.

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Gianni Barbacetto, giornalista, è inviato del Fatto quotidiano. Ha lavorato al Mondo, all’Europeo, a Diario. Ha collaborato a Micromega e al Venerdì di Repubblica. È direttore di Omicron (l’Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord). È nato a Milano, ma ha solide radici friulane (i suoi genitori vengono dalla Carnia). Ha lavorato anche per la radio, la tv, il cinema, il teatro. Tra i libri pubblicati: “Campioni d’Italia” (2002); “Il grande vecchio” (2009); “Se telefonando” (2009); “Il Celeste. Ascesa e declino di Roberto Formigoni” (2012). Con Davide Milosa ha scritto “Le mani sulla città” (2011). Con Peter Gomez e Marco Travaglio ho scritto “Mani sporche” (2007) e “Mani pulite” (2012). Con Manuela D’Alessandro e Luca Ferrara ha realizzato la graphic novel “Ruby. Sesso e potere ad Arcore”. L’ ultimo libro è “Excelsior. Il gran ballo dell’Expo” (Chiarelettere). Ha collaborato con Francesca Comencini per il soggetto del film “A casa nostra”. Per la rete franco-tedesca Arte ha realizzato, con Mosco Boucault, un documentario su Silvio Berlusconi e il Lodo Mondadori. Ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, Annozero (Raidue). Ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di Blunotte (Raitre).

Andrea Bellavite sindaco di Aiello del Friuli (UD). teologo goriziano, giornalista e operatore sociale, esperto in storia delle religioni, soprattutto viandante, ha diretto per 8 anni il settimanale Voce Isontina. È direttore del periodico Nuove strade/Nove poti e della rivista Alpinando. Nel 2013 è stato consulente teologico sul set del film Bella addormentata, di Marco Bellocchio. Ha pubblicato, con Tiziana Perini e Marco Bregant il libro Il Cammino Celeste. A piedi, da Aquileia al Monte Lussari (Ediciclo 2011); insieme al fotografo Massimo Crivellari L’Isonzo e Il Carso (Libreria Editrice Goriziana 2014 e 2015); Lo spirito dei piedi. Piccoli viandanti alla ricerca della verità (Ediciclo 2016). Fresco di stampa, il volume La Basilica di Aquileia (Ediciclo 2017).

Paolo Berizzi, è nato a Bergamo nel 1972. Laureato in filosofia, è inviato de «la Repubblica», dove lavora dal 2000. Ha pubblicato per Baldini+Castoldi: NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista e Il mio piede destro (2005, con Dario Cresto-Dina), Morte a 3 euro (2008) e La bamba (2012, con Antonello Zappadu) (2018). E Bande Nere (Bompiani, 2009). Dal marzo 2017 è sotto tutela in seguito a una serie di minacce e atti intimidatori, ultimo dei quali una svastica, il simbolo delle SS e un crocifisso incisi sulla sua auto.

Paolo Borrometi è un giornalista e scrittore italiano. Laureato in Giurisprudenza, inizia l'attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia; è giornalista pubblicista dal gennaio 2013 e professionista dal gennaio 2017. Dal primo luglio del 2013 collabora con l'AGI (Agenzia Giornalistica Italia) per la provincia di Ragusa. Nel settembre del 2013 fonda la testata giornalistica di inchieste online www.laspia.it. L'attività del sito costerà a Borrometi, sin da subito, svariate minacce dalla criminalità organizzata ragusana e siracusana. Numerose sono le sue inchieste: da quella che contribuì allo scioglimento del comune di Scicli, a quella sul commissariamento per mafia di Italgas, dai trasporti su gomma gestiti dai Casalesi dai Mercati Ortofrutticoli, fino ad un'inchiesta sulle “vie della droga dal Porto di Gioia Tauro fino alla provincia di Ragusa”. Da agosto 2014, vive sotto scorta dei Carabinieri. Il 21 dicembre del 2015, ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana  dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  Dal 21 dicembre del 2017 è Presidente di Articolo21.

Floriana Bulfon, giornalista d’inchiesta, scrive per l’Espresso, è inviata della trasmissione di RaiUno Petrolio e collabora con I dieci comandamenti Raitre. È autrice di "Grande Raccordo Criminale "(Imprimatur, 2014) il libro che ha descritto in anticipo il sistema di Mafia Capitale.

Si occupa principalmente di criminalità organizzata, terrorismo internazionale, pedofilia, sfruttamento del lavoro e cyber security. Ha vinto diversi premi tra cui: Premio Carlo Azeglio Ciampi “Schiena dritta”; il premio Internazionale Luchetta 2016 come miglior reportage TV; il Premio Simona Cingana, con il servizio d’inchiesta Regeni, i misteri del Cairo (in onda su Rai 1, nella trasmissione “Petrolio”). Finalista al Premio Luchetta 2018 con il docu/video "Vite sospese: ragazzi come ombre, nel cuore della capitale".

Eva Ciuk, giornalista Rai Friuli Venezia Giulia. Si è specializzata in Informazione Internazionale e Paesi del Sud presso l'Università Complutense di Madrid. Negli ultimi anni il lavoro giornalistico l'ha portata a viaggiare e conoscere in modo approfondito i paesi dell'Europa dell'est e dei Balcani. Ha collaborato con quotidiani locali (Il Piccolo e Primorski dnevnik), settimanali e riviste italiane e spagnole (Diario, Latinoamerica, Papeles de cuestiones internacionales, Pagina Zero). Ha firmato la regia di diversi documentari, tra cui in Kosovo e nel Salvador: “Las Dignas. Mujeres por la Dignidad y la Vida” (El Salvador C.A., 2002), “RealitieS Kosova/o. Voci di minoranze dimenticate” (Italia, 2005), “L'Isola del fanale” (Italia, 2007). Ha pubblicato “Chi ha paura di Cappuccetto Rosso?” (Edizioni Corsare, 2010), che contiene anche un cortometraggio in DVD sulla situazione dei Rom e dei Sinti in Italia e nei Balcani.

Roberto Covaz, giornalista, lavora alla redazione di Gorizia-Monfalcone de “Il Piccolo”. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni su storia e personaggi della Venezia Giulia. Tra i titoli recenti: “La domenica delle scope”, LEG, 2012; “Gorizia nella Grande guerra”, LEG, 2014; “La compagnia dei benandanti”, Morganti, 2015; “La casa del Duce”, LEG, 2016; “Marco il pinguino di Trieste”, Mgs Press; “Gorizia capovolta”, Bottega Errante Edizioni.

Cristiano Degano è giornalista professionista dal 1984. Entra in Rai nel 1985, prima come redattore e, a seguire, come vice caporedattore della redazione Fvg e poi come capostruttura di programmazione in lingua italiana. Ha lavorato per un anno e mezzo a Roma per il Coordinamento sedi ed è stato consigliere di Amministrazione dell’INPGI, l‘istituto nazionale di previdenza dei giornalisti. Nel suo curriculum, anche un'esperienza politico-amministrativa in Consiglio Regionale del Fvg (dal 1993 al 2008), dove ha ricoperto gli incarichi di Presidente dell'Assemblea, di Assessore regionale e di vice Presidente della Giunta regionale. Dal 1999 al 2004 è stato Presidente della Fondazione Luchetta-Ota-D’Angelo-Hrovatin. Attualmente è Presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti Fvg.

Pietro del Re è una delle firme più note di Repubblica dove, sulle pagine degli Esteri, ha raccontato le più importanti guerre del pianeta: dalla ex Jugoslavia all’Iraq, dall’Afghanistan alla Libia. Prova un forte interesse per l’uomo e le sue sanguinose derive, ma – sin dai tempi della laurea in biologia (Parigi, 1982) – anche per il mondo animale, in senso lato; questa passione, lo ha portato a scrivere “Fratello orso, sorella aquila. Storie di animali e di chi li protegge“, bestiario della crudeltà umana verso gli animali. La sua ultima fatica letteraria è “Cose viste. Storie di uomini e altri animali” (Ed. Laterza): dai cani randagi soppressi brutalmente in Romania alle bambine cambogiane vendute per una notte ai nuovi ricchi cinesi, dal massacro degli yazidi in Siria a quello degli elefanti in Africa; una presa diretta degli incredibili orrori visti con i propri occhi..

Linda Dorigo, che vive tra l’Italia e il Medio Oriente, dove collabora con importanti testate e magazine internazionali. Fotografa, giornalista e documentarista, Linda si occupa di comunità etniche e religiose in Medio Oriente. Nata a Tolmezzo, laureata a Trieste, lavora all’estero con progetti internazionali ormai da tempo. “Sono focalizzata sulla regione mediorientale sin dal 2009 – spiega - combinando analisi socio antropologiche con l’approccio di un fotogiornalismo lento e di approfondimento. Le ricerche si concentrano su fede, religioni, minoranze e territori, intesi come elemento identitario e d’appartenenza”. Dal 2011 al 2014 ha vissuto a Beirut sviluppando il progetto “Rifugio”, sulle comunità cristiane in Medio Oriente. 

Don Luca Favarin, prete religiosamente senza tonaca, con un passato di cappellano nel carcere a contatto con serial killer, satanisti e mafiosi («Mai un segno di pentimento da queste due ultime categorie», ricorda). Così don Luca ha fatto il giro dei talk show, da Servizio Pubblico a La gabbia, mentre Zoro gli ha dedicato due puntate di Gazebo. Giovanile a 43 anni, questa specie di Don Gallo veneto è specializzato in migranti. Dopo aver girato mezza Africa come volontario, ha cominciato ad aiutare le prostitute africane in Italia e gestisce, grazie ai fondi europei («Sempre tremendamente in ritardo»), ben sette centri di accoglienza sparsi tra la città e i Colli Euganei. Più un piccolo ristorante dove lavorano italiani e stranieri. È l’inizio di un pro gramma di attività per migranti che includerà lavori artigianali per il verde». Tra gli altri ha pubblicato “Animali da circo. I migranti obbedienti che vorremmo”, Edizioni San Paolo, 2018.

Maria Gianniti, laureata in scienze politiche, è una delle giornaliste Rai più esperte sulle questioni medio-orientali. Inviata della redazione esteri TG1 dopo esserlo stata per il Giornale Radio RAI; dal 2001 ha seguito le principali crisi internazionali, a cominciare dalla Seconda Intifada. In precedenza aveva lavorato per l'Unicef, a Ginevra.

Ismail Ismail, è nato e cresciuto in Pakistan, dove è stato giornalista, operatore sociale e attivista nei locali movimenti per la tutela dei diritti umani. Nel 2014 per tale impegno è stato insignito di uno speciale premio per la pace da parte del suo Paese. Pacifista nonviolento, ha lasciato il Pakistan per contrastare la guerra dall'estero. Vive attualmente ad Aiello del Friuli e lavora a Gorizia dove svolge attività di promozione della dignità della persona. Poeta e pittore, è redattore della rivista goriziana News e Views, apprezzato interprete della situazione dei migranti nel nord est d'Italia.

Elisa Michellut, giornalista professionista, presentatrice e conduttrice radio televisiva. È corrispondente dei quotidiani regionali Messaggero Veneto e Piccolo e collaboratrice della sede regionale della Rai per i programmi in lingua italiana e friulana. È direttore del trimestrale Trasparenze ed è responsabile della comunicazione per conto di importanti realtà regionali.

Presentatrice di eventi in tutta la regione, in passato ha condotto numerose trasmissioni televisive nelle principali emittenti del Friuli Venezia Giulia.

Ervin Hladnik Milharčič, giornalista sloveno. All'Università di Lubiana, ha collaborato alla creazione di un esauriente indice concettuale per opere selezionate di Marx ed Engels, traducendo in seguito il lavoro del teorico marxista italiano Antonio “Toni” Negri. Ha lavorato per Radio Študent, interessandosi della questione dell'educazione. Dal 1977 al 1984 è stato giornalista e redattore del comitato editoriale sociale e politico dell'Associazione dei giovani socialisti della Slovenia. Nel 1978, è entrato a far parte dell'Unione dei comunisti della Slovenia (ZKS). Durante la primavera slovena, ha partecipato attivamente al movimento democratico con i suoi colleghi giornalisti, lasciando la Lega comunista sostenendo gli sforzi per la democratizzazione. È stato inviato durante la guerra in Slovenia, Croazia e Bosnia, ricevendo il premio giornalistico Golden Bird Award. È stato corrispondente del Delo al Cairo e Gerusalemme e del Delov negli Stati Uniti. Attualmente scrive per il Dnevnik a Lubiana. È stato uno dei 571 firmatari della petizione contro la censura e le pressioni politiche sui giornalisti in Slovenia.

Azra Nuhefendic, nasce a Sarajevo. Dal 1980 al 1992 lavora per la Radio Televisione di Belgrado. Nel 1986 vince il Premio annuale della RTV di Belgrado, per i suoi reportage sui minatori in Kosovo; nel 1989 il Premio nazionale per i servizi realizzati durante la rivoluzione in Romania. Nel 1995 si trasferisce a Trieste. Scrittrice, giornalista e corrispondente di Osservatorio Balcani e Caucaso, nel 2004 vince il Premio “Dario D’Angelo”, riservato a giornalisti non italiani, e nel 2010 conquista il prestigioso premio giornalistico internazionale "Writing for Central and Eastern Europe", con il racconto Il treno. Nello stesso anno pubblica Le stelle che stanno giù. Cronache dalla Jugoslavia e dalla Bosnia Erzegovina (Ed. Spartaco, 2010).

Nico Piro è giornalista, scrittore e blogger, attualmente inviato della redazione esteri TG3. Inizia a lavorare come giornalista alla fine degli anni ʼ80, fra carta stampata, radio e televisione locali. Collabora con il Il Manifesto e con il Corriere del Mezzogiorno. Inizia a lavorare per la Rai e, per diversi anni segue le vicende in Afghanistan, realizzando molti reportage d'approfondimento. È  stato il primo giornalista italiano a seguire da vicino le truppe americane in combattimento e per primo ha mostrato immagini di combattimento delle truppe italiane in Afghanistan, discordanti con l'etichetta di missione di pace data alla missione italiana. Per il suo lavoro in questa terra ha ricevuto il Premio Ilaria Alpi (2008), il Premio Marco Luchetta (2009), il Premio Paolo Frajese (2009), il Premio Guido Carletti (2010), il premio Giancarlo Siani (2011). Nel 2015 ha autoprodotto, filmato e montato il documentario “Killa Dizez” sull’epidemia di Ebola in Sierra Leone, che ha ricevuto riconoscimenti in Italia e all’Estero. "Afghanistan Missione Incompiuta" è il titolo del suo libro pubblicato nel 2016 per Lantana Editore. Nel 2018 è finalista al Premio Internazionale Luchetta.

Paolo Quercia è ricercatore, analista e consulente nei settori della politica estera, sicurezza e strategia. Laureato in scienze internazionali e diplomatiche, inizia le sue attività professionali nel 2000, dopo il servizio militare nel Centro Militare di Studi Strategici. Si occupa di monitoraggio e analisi geopolitica e di rischio paese per le zone dell’area dell’Europa sud orientale, del Mediterraneo orientale e delle Regioni limitrofe. Altri temi specifici su cui ha lavorato riguardano l'evoluzione della politica estera italiana, la geopolitica e la stabilità dell'area del Corno d’Africa/IGAD, le nuove potenze internazionali, la pirateria e la sicurezza marittima, il terrorismo internazionale e la radicalizzazione jihadista. 

Dal 2001, collabora con il Centro Alti Studi per la Difesa. Ha partecipato come ricercatore e coordinatore ad alcuni progetti europei finanziati dalla DG Justice and Home Affairs della Commissione Europea su temi di homeland security, della radicalizzazione e della criminalità economica; ha svolto attività di docenza e formazione in seminari, corsi di Master e post laurea. Ha commentato questioni politico strategiche per numerosi media italiani e stranieri.

Guido Rampoldi è un giornalista e scrittore italiano. Dal 1987 al 2011 ha seguito tutti i più importanti eventi di politica estera, prima per "La Stampa" e poi per "La Repubblica". Inviato speciale, editorialista e war-correspondent, ha vinto alcuni tra i maggiori premi di giornalismo, tra i quali il Barzini e il Mad David. Laureato in Filosofia, ha pubblicato saggi sullo sterminio come pratica ‘politica' dal dopoguerra ad oggi (L'innocenza del Male, Laterza 2004) e sull'uso politico degli idrocarburi nel mondo contemporaneo (I giacimenti del potere, Mondadori 2006). Un suo romanzo ambientato in Afghanistan (La mendicante azzurra, Feltrinelli 2008) ha vinto il Premio Bagutta opera prima nel 2009. Il suo successivo romanzo (L'acrobata funesto, Feltrinelli 2012) è stato letto come una satira del giornalismo corrente. Dal 2015 collabora con "Il Fatto quotidiano".

Gianfranco Schiavone, già fondatore nel 1991 del Consorzio italiano di solidarietà e vice presidente nazionale dell’ASGI, è autore dello studio “Il Diritto alla Protezione” (2010). È stato testimone, per quanto riguarda il diritto d’asilo in Italia, di tutti i cambiamenti succedutisi dall’introduzione della legge Martelli ad oggi. Di questi cambiamenti ha potuto saggiare la diversa portata attraverso un costante impegno sul territorio, lavorando nella città di Trieste.

Walter Skerk, giornalista Rai Friuli Venezia Giulia, ideatore e conduttore del programma Estovest, cronista da Sarajevo durante il conflitto serbo-croato. Estovest: dal Baltico al Mediterraneo, passando attraversoi Balcani. Esplorare l'est per interpretare l'ovest, alla ricerca delle radici comuni. La nostra storia, spesso condivisa con i popoli e le culture della Mitteleuropa e del Mediterraneo, è la lente che ci aiuta a cercare nelle testimonianze, nelle diversità e nei luoghi le indicazioni per districarci in un presente che continua a cambiare.

Stefano Tallia, inizia il suo percorso da giornalista nella redazione torinese de La Repubblica per poi passare alla redazione de L’Adige di Trento. Lavora a La Stampa nella redazione esteri per un anno e nel 2001 inizia il suo percorso in Rai. Per dieci anni redattore al telegiornale scientifico "Leonardo”, si è occupato di scienza, geopolitica e sport. Segretario dell'Associazione Stampa Subalpina, sindacato piemontese dei giornalisti, è anche consigliere nazionale della Federazione della Stampa. Tra le sue pubblicazioni troviamo: “Una volta era un paese” (Scribacchini Editore, 2013); “Toro come un romanzo” (Fratelli Frilli editore, 2008) scritto con Michele Ruggiero e Diego De Ponti; “Acrobazie granata” (Fratelli Frilli editore, 2007) scritto a quattro mani, assieme a Michele Ruggiero, e “Una volta era un paese. Come bambini nella ex Jugoslavia”, Edizioni Effedì, 2018 con Tamara Garcevic. Nel 2015 ha realizzato con Stefano Rogliatti il documentario “Dust, la seconda vita”.

Andrea Tarquini nel 1972 comincia a fare il giornalista free-lance per diverse testate romane, con reportages e fotoreportages su Spagna nel tramonto del franchismo, rivoluzione dei garofani in Portogallo, dissenso in Europa centro-orientale occupata da Mosca, Svezia negli ultimi anni di Olof Palme.

Nel 1980, inizia a lavorare per Repubblica: prima nel board dei capistruttura Esteri, poi a lungo inviato in Europa orientale durante la svolta culminata nel 1989 con interviste ai protagonisti. Dal 1993 al 2016 è stato corrispondente dalla Repubblica federale di Germania di cui ha seguito attualità politiche economiche, culturali e sociali. Riprende dai Novanta il coverage di Centroest europa e Scandinavia. Ora risiede a Berlino privatamente e, come collaboratore di Repubblica, gli è affidata la copertura di Groenlandia, Islanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Ungheria, Cechia Slovacchia, ex Yugoslavia, Albania, Romania e Bulgaria.

ubblico...

Pablo Trincia è un autore televisivo e giornalista italiano. Nel 2005 intraprende la carriera di giornalista freelance collaborando con diverse testate fra cui: La Stampa, il Venerdì di Repubblica, Io Donna, Panorama, l'Espresso, Berliner Kurier, Vanity Fair, Die Welt, The Independent, trattando prevalentemente di America latina, Asia e Africa. Dal 2009 diventa inviato del programma di Italia 1 Le Iene.  Nel 2014, collabora con le trasmissioni Servizio pubblico e Announo, su La 7, e negli anni successivi con la casa di produzione Magnolia e col giornale onlineFanpage.it. Nel 2016 è la volta di Limited Access Area, su canale 9, e del programma Cacciatori; contemporaneamente, torna tra gli inviati della trasmissione Le Iene. Dal 2017 è co-autore di Veleno, audio-inchiesta a puntate in podcast sul sito de La Repubblica, insieme ad Alessia Rafanelli. Ha vinto due volte il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, nel 2010 con "Infiltrato tra i profughi afghani" e nel 2013 con "Krokodil, la droga che ti mangia". Nel 2015 gli è conferito il premio Marco Luchetta, per l'inchiesta "Bambino per Bambino”.

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