8/12 "Il falso e il vero. Fake news: che cosa sono, chi ci guadagna, come evitarle" di Gab
- info14236
- 19 nov 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Il falso e il vero. Fake news: che cosa sono, chi ci guadagna, come evitarle
Gabriela Jacomella
Editore: Feltrinelli
Collana: Feltrinelli Kids. Saggistica narrata
Anno edizione: 2017
Questo libro vi spiegherà che cosa sono le bufale, da dove vengono, cosa comportano, e perché dobbiamo interessarcene in prima persona, fidandoci soprattutto della nostra testa, dei nostri occhi e del nostro spirito critico.
Tutti gridano alle 'fake news', o altrimenti dette bufale. Ma cosa sono esattamente? C'è chi accusa i giornali e i mass media di essere "finti", e c'è chi pensa che solo loro possano salvarci dalle bufale. La verità è che le bufale (o, meglio, la "cattiva informazione") rischiano di annidarsi un po' ovunque. Le bufale esistono da sempre: dalla Donazione di Costantino (con la smentita di Lorenzo Valla, il primo degli "hoaxbusters") alla «Guerra dei Mondi» di Orson Welles. Già nell'Ottocento c'era chi si inventava gli scoop sugli alieni per vendere più copie dei giornali («The Great Moon Hoax»). E che vogliamo dire del mostro di Loch Ness? Ci sono state bufale scientifiche, bufale burlone, e bufale più pericolose, come i Protocolli dei Savi di Sion. Qualcosa, però, è cambiato nell'era di Internet: la rapidità di creazione e diffusione delle bufale e degli scherzi. Un gruppo di ricercatori (quasi tutti italiani) ha realizzato delle mappe che tracciano la diffusione delle bufale su Twitter, dimostrando che ci vogliono dalle dieci alle venti ore perché la smentita "raggiunga" la notizia falsa. E non è neanche detto che chi ha letto la bufala poi legga anche la sua correzione. Una bella differenza rispetto al tempo in cui, per avere una notizia, bisognava aspettare i giornali o i telegiornali della sera! E immaginate la fatica di un giornalista che ha pochi minuti a disposizione per capire se la notizia è da pubblicare, o se è solo l'invenzione di un mitomane. Dagli attentati ai "morti famosi", i casi in cui la fretta è cattiva consigliera sono tantissimi. Età di lettura: da 12 anni.
Gabriela Jacomella, diplomata in Lettere e Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, scrive per 9 anni per il Corriere della Sera. Studia Diritto internazionale dei diritti umani, a Oxford, e una fellowship al Reuters Institute for the Study of Journalism, nello stesso ateneo britannico, con una ricerca su media e migrazioni. Si trasferisce in Sud Sudan per occuparmi di formazione dei giornalisti locali. Nel 2016 fonda Factcheckers, la prima associazione a livello internazionale ad occuparsi esclusivamente di educational fact-checking. Dall’ottobre 2017 è Young Policy Leaders Fellow presso la School of Transnational Government dell’Istituto Universitario Europeo, con un progetto di ricerca su fake news e policies internazionali. Segue i settori della comunicazione, il digital storytelling, il graphic journalism e le scritture in genere. Contribuisce regolarmente a Donna Moderna e più sporadicamente ad altre testate.

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